Allegra Agliardi: sono felice di vivere a Maiorca

Di Paola Grieco

Allegra Agliardi vive e lavora a Palma di Maiorca.

Illustratrice e grafica milanese, dal 2001 collabora con numerosi editori, riviste e pubblicazioni.

Ha realizzato innumerevoli laboratori, sia per bambini che per adulti, in Italia e all’estero, in Festival e scuole. Ha esposto in diverse mostre e concorsi (Bologna Children’s Book fair, CJ Picture Book Award International Competition, Premio Piccolo Galileo…).

Tra gli innumerevoli progetti, ha lavorato per Tate publishing, Les Grandes Personnes, Mediavaca, Feltrinelli, Mondadori, Filarmonica della Scala di Milano, Gallimard jeunesse, Fondazione Veronesi, Fondazione Rovati, Miniminus, Rai, Salani, Panini Editore, Electa Kids, Editoriale Scienza, Nomos, Lupoguido, Lapis…

Ad un certo punto, Allegra decide di trasferirsi con la famiglia a Palma di Maiorca, per diversi motivi.

Ecco cosa ci ha raccontato.

Allegra Agliardi

Ciao Allegra, complimenti per i tuoi progetti e le tue pubblicazione cariche di maestria e poesia e per un percorso veramente eccezionale. Parlaci di te.

Grazie! Milanese di nascita, ho studiato all’istituto Europeo di design seguendo il corso triennale di illustrazione. Ho poi trascorso un anno alla scuola d’arte di Glasgow, esperienza che mi ha molto influenzato.

Ho proseguito la mia formazione alla scuola grafica Bauer di Milano, a Sarmede, a Leon con Javier Zabala, partecipando a diversi corsi e laboratori, sempre curiosa di avanzare e ampliare i miei orizzonti.

Nonostante la tesi in illustrazione per adulti, il lavoro mi ha portato principalmente verso il mondo dell’infanzia; sia per l’editoria che per il mondo musicale/teatrale (Filarmonica della Scala per le scuole e altre realtà musicali e teatrali), fino, più recentemente, a quello museale (Fondazione Rovati).

Oggigiorno, grazie alla tecnologia, con il tuo tipo di lavoro, si può decidere di vivere dove si vuole. Perché hai scelto Palma di Maiorca?

Per l’ottimo compromesso tra servizi, qualità della vita e fruibilità della natura. È stata una ricerca abbastanza lunga!

La tua carriera ha avuto un cambiamento con il trasferimento o si è trattato solamente di un cambio di residenza per lo stesso tipo di lavoro?

Il cambiamento sta avvenendo lentamente. Mi sono iscritta al cluster degli illustratori delle Baleari, sto prendendo contatti con scrittori, enti locali e colleghi… insomma sto cercando di conoscere il contesto per divenirne parte (senza perdere i contatti italiani).

Allegra Agliardi

Tra i tuoi progetti, innumerevoli e negli ambiti più diversi, ve n’è uno (o più ) che ti stia particolarmente a cuore e perché?

Come dicevo, in questo momento mi preme entrare a far parte anche della realtà locale e spagnola (ho vari progetti in pista, ma preferisco per scaramanzia non entrare nel dettaglio!).

Dall’altra parte, con la mia agente Valentina Colombo, continuo a lavorare sul versante italiano e internazionale, con progetti di libri nuovi da proporre agli editori.

“Rotte del mare” (Quinto Quarto editore) sicuramente è un libro che mi sta molto a cuore e che è nato proprio in questi anni di cambiamento… un libro che sa proprio di mare e che spero trovi una edizione spagnola/catalana!

Torniamo alla tua vita a Maiorca. Qui continui a fare lillustratrice?

Si, rimane la mia occupazione principale.

Che differenza trovi tra la frenetica vita milanese e quella più dolce delle isole Baleari?

Milano negli ultimi anni era diventata molto aggressiva e poco accogliente, soprattutto con dei bambini e avendo due figli mi sembrava non essere il luogo giusto dove farli crescere.

Qui, sento che posso dar loro più aria, serenità e calma (nonostante gli sforzi enormi che anche loro hanno dovuto affrontare).

La burocrazia e la lentezza ti ammazzano, siamo riusciti a ristrutturare casa in sei faticosissimi anni: prima la lontananza, i permessi lenti ad arrivare, poi la scoperta di un muretto romano che ha bloccato i lavori per un anno, poi il COVID, da aggiungere alle normali difficoltà di un cantiere.

Quali altre difficoltà hai incontrato nel passaggio da Milano a Palma ?

Il passaggio è stato meno facile di quanto pensassi, sinceramente! In ogni caso siamo contenti anche se consapevoli che c’è ancora molto da fare per avere una completa normalizzazione.

Al di là della casa, è stata dura chiudere tutto in Italia, le pendenze non finivano mai e spesso mio marito ha dovuto fare dei periodi a Milano.

Scegliere la scuola non è uno scherzo e come primo passo ci orientammo in una scuola privata, per avere continuità con il percorso che i nostri figli stavano facendo a Milano, ma purtroppo è stato un fallimento.

Adesso siamo passati al sistema spagnolo concertato e devo dire che va meglio anche se avere l’obbligo così forte del catalano non rende le cose semplici.

Siamo ancora pieni di insicurezze con il castigliano, figuriamoci con il catalano!

Altro tema è la sanità: quella italiana sicuramente ci aveva abituati troppo bene!

Il tema della sanità, soprattutto quando ci si trasferisce con la famiglia, è molto importante, potresti spiegare in dettagli le difficoltà incontrate?

Per quanto riguarda la sanità siamo stati costretti, – per avere il NIE (n.d.a documento d’identità assegnato a ogni residente straniero in Spagna, equivalente alla carta d’identità spagnola e al codice fiscale) –  ad avere un’assicurazione sulla salute privata, che poi abbiamo mantenuto perché ci siamo resi conto che la sanità pubblica funziona solo se lavori.

Io, con il mio regime di “autonomo” (n.d.a. statuto di lavoratore autonomo corrispondente al regine della partita IVA in Italia), posso iscrivermi e cancellare l’iscrizione più volte, a seconda delle commesse.

Oltretutto, qui ci hanno consigliato di mantenere anche la mutua privata. Molti maiorchini, a seconda della necessità, usano o il sistema pubblico o quello privato, viste le lunghe attese.

Per noi italiani la salute è un diritto e ci pare scontato avere un servizio sanitario pubblico che ti possa supportare… ma abbiamo scoperto che non lo è!

È un lusso e una sicurezza che qua abbiamo perso.

Progetti futuri?

Disegnare, disegnare e disegnare!

Conoscere colleghi, grafici e possibilità locali oltre che spagnole, trovo che potrebbe essere stimolante.

Pensi di rientrare a vivere in Italia o ti vedi maiorchina anche in futuro?

Sinceramente mi vedo maiorchina, poi nella vita le considerazioni e i bisogni cambiano, quindi chi può dirlo!

Un consiglio per chi volesse intraprendere una carriera artistica come la tua e, di pari passo, vivere allestero, magari su unisola come te. Come prepararsi? 

Credo che la cosa importante sia sempre mantenere vivi i contatti con il mondo del lavoro. Personalmente, finalmente quest’anno tornerò a Bologna, alla fiera del libro, ho voglia di rivedere amici ed editori. Bisogna mantenersi costantemente aggiornati, non sempre facile, soprattutto se c’è una famiglia a seguito!

Avere una buona rete internet è anche fondamentale.

Prepararsi si può, fino a un certo punto… le coordinate si riescono a prendere veramente solo in loco e con il tempo.

Contatti Allegra Agliardi:

cell. +39 338 2870672

https://www.instagram.com/helloallegra/