Il latte di mandorla di Maiorca
I frati di Santa Maria del Camí contribuirono alla diffusione di questa deliziosa ricetta, elaborata originariamente nella parte centrale dell’isola, dove abbondano gli alberi di mandorlo.
La ricetta del latte di mandorla, nella sua squisitezza, necessita di molta pazienza: l’elaborazione ha bisogno di tempo, e ci rimanda alla tranquillità degli inverni monastici, epoca in cui si è soliti prepararlo. Per la ricetta si utilizzano mandorle di Maiorca, che danno un consistenza ed un sapore inconfondibili: le mandorle (una volta sbucciate) vanno scaldate, per poter togliere le pellicina esterna.
Ben pulite vanno poi pestate a mano, aggiungendo poca acqua per volta, sino ad ottenere un composto abbastanza liquido. Questa preparazione poi andrà sul fuoco e, continuando a mescolare, va portata a bollore. Raggiunto il punto di bollitura si toglie dal fuoco e si aggiungono: 800gr di zucchero per ogni chilo di mandorle utilizzate, buccia di limone e cannella (a gusto). Una volta rimessa sul fuoco, la preparazione va fatta cuocere per due ore, senza smettere di mescolare. Una volta pronto il latte può essere degustato caldo così come si presenta, o vi si possono aggiungere delle patate, preparando così uno dei piatti tipici della cucina tradizionale isolana. Esistono riferimenti dell’elaborazione di questa bevanda già dalla fine del XVII secolo: i Frati, che osservavano un rigidissimo vegetarianesimo, elaboravano questa preparazione. Una volta l’anno, poi, cedevano il mulino agli abitanti di Santa Maria, grazie ai quali, poi, si è diffuso il consumo di questo latte.
In alcune zone limitrofe (Santa Maria del Camí, Santa Eugènia, Sa Cabaneta, Pòrtol i Pla de na Tesa) si conserva ancora la tradizione di elaborare il prodotto artigianalmente, e dal 2006 si celebra a metà dicembre una vera e propria festa locale dedicata all’elaborazione, preparazione ed usi di questo prodotto.